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Tante novità per il progetto di FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta che misura e attesta il grado di ciclabilità dei comuni italiani e che, a quattro mesi dal lancio, ha già assegnato il riconoscimento a 30 amministrazioni locali.

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Assegnati oggi i nuovi riconoscimenti di FIAB per le amministrazioni attive in politiche bike-friendly e per città a misura di bicicletta.

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In occasione della Settimana Europea della Mobilità (www.settimanaeuropeafiab.it) entra nel vivo la collaborazione tra la Federazione Italiana Amici della Bicicletta e il brand inglese della bici pieghevole per antonomasia, alleata del BikeToWork.

Al via in questi giorni, in occasione della Settimana Europa della Mobilità (16/22 settembre), la collaborazione fra FIABFederazione Italiana Amici della Bicicletta e Brompton, il noto brand inglese della city bike pieghevole adatta per il trasporto urbano e l’uso cittadino.

Insieme per promuovere intermodalità e stili di vita sani e rispettosi dell’ambiente e delle persone, FIAB e Brompton organizzano una serie di test bike – #TryBrompton – nelle piazze di molte città italiane, offrendo a tutti la possibilità di provare in prima persona i molti vantaggi della bicicletta pieghevole, che si apre e chiude con estrema facilità e che si rivela strategica soprattutto nelle situazioni di spostamento intermodale: treno + bici, trasporto pubblico locale + bici, ma anche auto + bici.

Bologna e Catania hanno “aperto le danze” nel fine settimana, mentre tra i prossimi appuntamenti FIAB – #TryBrompton spiccano Torino, Genova (giovedì 21 settembre in piazza Deferrari dalle 15 alle 19, www.settimanaeuropeafiab.it/evento.php?id=789) e Napoli (venerdì 22 settembre, in Via Toledo Largo Berlinguer dalle 10 alle 20, www.settimanaeuropeafiab.it/evento.php?id=627).

La collaborazione proseguirà anche nelle prossime settimane e in molte altre città d’Italia, tra cui Pescara, Roma, Vicenza, Milano, Firenze, Pisa tanto per fare qualche nome, ospiteranno una giornata di #TryBrompton sempre in collaborazione con le associazioni FIAB del territorio.

“Io vado al lavoro in bicicletta” è la frase riportata sulla targa da bici omaggiata a chi prende parte ai test #TryBrompton, in piena sintonia con il tema del bike to work.
E, proprio per invogliare tutti a provare almeno una volta nella vita ad andare al lavoro o a scuola in bici, FIAB promuove ogni anno, nel venerdì della Settimana Europa della Mobilità, la 4^ Giornata Nazionale del BikeToWork che quest’anno è venerdì 22 settembre.

SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ… IN BICICLETTA! www.settimanaeuropeafiab.it

Obiettivo della Settimana Europea della Mobilità… in bicicletta! è sensibilizzare cittadini e amministrazioni sul tema della mobilità sostenibile mettendo al centro proprio la bicicletta, principale attore della mobilità attiva e intelligente, rispettosa dell’ambiente e delle persone, in particolare in ambito urbano.

Il tema scelto quest’anno dalla Commissione Europea per la #mobilityweek è la condivisione dello spazio, come recita lo slogan “Condividere ti porta lontano”, che punta a integrare in maniera virtuosa le diverse modalità di trasporto (mezzi a impatto zero come la bicicletta, il trasporto pubblico e quello privato) per ottenere città più vivibili e maggiore sicurezza negli spazi urbani.

Tutti gli eventi in tutta Italia su www.settimanaeuropeafiab.it

EUROPEAN MOBILITY WEEK: #mobilityweek – www.mobilityweek.eu

BROMPTON: www.brompton.it

Il nuovo riconoscimento “Comuni Ciclabili” di FIAB per le amministrazioni italiane attive in politiche bike-friendly e per città a misura di bicicletta.

Prezioso, come ogni anno, il contributo di FIAB alla fiera della bicicletta, dove espone al pad. 9 stand B 14-3. Tra le tante iniziative promosse dalla Federazione, l’incontro di formazione sul tema “La governance per la mobilità ciclistica” e il punto sulle ciclovie italiane.

Le prime “bandiere gialle” della ciclabilità italiana saranno consegnate venerdì 15 settembre a Verona – nell’ambito di CosmoBike Show, patrocinatore dell’iniziativa – ai comuni italiani che hanno già aderito a “Comuni Ciclabili”, il nuovo riconoscimento istituito da FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta per attestare il grado di ciclabilità di una località e del suo territorio.

Il riconoscimento “Comune Ciclabile” di FIAB attribuisce alle località un punteggio da 1 a 5, assegnato sulla base di diversi parametri e rappresentato da altrettanti “bike-smile” apposti sulla bandiera.

Belluno, Cannobio (VCO), Corinaldo (AN), Fano (PU), Ferrara, Giulianova (TE), Loano (SV), Parma, Pescara, Pineto (TE), Rimini, Sestri Levante (GE), Sulbiate (MB), Urbana (PD) e Vittorio Veneto (TV) – qui indicate rigorosamente in ordine alfabetico – sono le prime 15 realtà a essere insignite della bandiera gialla di “Comune Ciclabile”.

Si tratta di città di dimensioni diverse, ubicate un po’ in tutta Italia. “Comuni Ciclabili”, infatti, non nasce per plaudire unicamente a territori che, in considerazione della loro morfologia e attitudine turistica, possono vantare ad esempio lunghe piste ciclabili, ma si propone, invece, di incentivare le amministrazioni ad adottare politiche a favore della mobilità ciclistica, premiare l’impegno di chi ha già messo in campo iniziative bike-friendly e valorizzare le località più accoglienti per chi si muove in bicicletta.

Le bandiere gialle della ciclabilità italiana saranno rilasciate da FIAB anche nei prossimi mesi per il 2017 e in primavera per il 2018. Il comune che ambisce a ricevere il riconoscimento deve possedere almeno due requisiti tra tutti quelli richiesti: uno nell’area “infrastrutture urbane” (ciclabili urbane e moderazione traffico e velocità) e uno in almeno una delle altre tre aree di valutazione (“cicloturismo”, “governance” e “comunicazione & promozione”). Tutte le informazioni per aderire all’iniziativa direttamente su www.comuniciclabili.it.

“Abbiamo riscontrato un grande interesse per il progetto Comuni Ciclabili e sono già un centinaio le amministrazioni che, a poche settimane dal lancio, hanno registrato sul sito la loro candidatura. Ricevere la bandiera gialla della ciclabilità italiana – dice Giulietta Pagliaccio, presidente FIABsignifica possedere uno strumento in più per la promozione turistica del proprio territorio, ma, soprattutto, dimostrare ai propri cittadini il positivo risultato di scelte politiche che favoriscono lo sviluppo di una mobilità sempre più sostenibile e rispettosa dell’ambiente e delle persone”.

La presenza di FIAB a CosmoBike Show di Verona dal 15 al 18 settembre 2017 si annuncia, come ogni anno, ricca e articolata. Oltre allo spazio espositivo della Federazione, al pad. 9 stand B 14-3, e al consolidato percorso GiroBimbi, FIAB è autore e protagonista di molti appuntamenti nell’ambito della kermesse veronese dedicata alle due ruote.

Tra questi: il corso di formazione “La governance per la mobilità ciclistica” di venerdì 15 settembre in sala Puccini tenuto da Marco Passigato (esperto FIAB e coordinatore del Corso “Esperto Promotore Mobilità Ciclistica” dell’Università di Verona) e valido per l’ottenimento dei crediti per ingegneri e architetti, che si articola nelle due sezioni dedicate a “Area vasta, cicloturismo, pianificazione, progetto, promozione dei territori” e “Ambito urbano, Bici Plan come processo, l’importanza della comunicazione e degli eventi”.

Sabato 16 settembre, invece, FIAB fa il punto sulle grandi ciclovie italiane, in un confronto tra esperti che si tiene nello spazio Piazza Italia al padiglione 9, coordinato da Antonio Dalla Venezia, responsabile Cicloturismo FIAB e della rete ciclabile italiana Bicitalia.org.

Si parlerà dello stato dell’arte di diversi importanti percorsi, molti dei quali hanno beneficiato o beneficeranno dei finanziamenti del Governo in tema di mobilità sostenibile. Focus particolare su: Ciclovia Adriatica, Ciclovia Vento da Venezia a Torino, Ciclovia Tirrenica che sarà percorsa dalla Bicistaffetta FIAB (23/30 settembre 2017, www.bicistaffetta.it) e sul Progetto AIDA – Alta Italia Da Attraversare (da Susa a Trieste).

Tutti i dettagli su FIAB a CosmoBike Show di Verona – 15/18 settembre 2017 qui:

www.fiab-onlus.it/bici/attivita/manifestazioni/cosmobike-show/item/1787-cosmobike-fiab-2017.html

Per maggiori informazioni: www.comuniciclabili.itwww.fiab-onlus.itwww.cosmobikeshow.com

 

Molto spesso capita di imbatterci in dibattiti, la maggior parte delle volte molto accesi, tra gli utilizzatori dei Velocipedi, ovvero i veicoli con due ruote o più ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare, per mezzo di pedali o di analoghi dispositivi, azionati dalle persone che si trovano sul veicolo; sono altresì considerati velocipedi le biciclette a pedalata assistita (Titolo III – Capitolo I – Nuovo codice della strada”, decreto legisl. 30 aprile 1992 n. 285 e successive modificazioni) e i semplici cittadini.
Per convivenza civile in forma generale, s’intende il rispetto degli altri e delle regole che ci sono nella comunità, in luoghi comuni, senza ledere i diritti e la libertà altrui, avendo ben presente anche i doveri di ciascun individuo.
A tal proposito abbiamo voluto contattare chi, in Italia, rappresenta tutti gli utilizzatori dei Velocipedi o meglio, delle Biciclette.
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Giulietta Pagliaccio Presidente FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta, è stata molto disponibile nel rispondere ad alcune nostre domande che possono sembrare scontate e banali ma che risultano, come abbiamo detto in apertura, molto sensibili e discusse.
1 – E’ possibile accedere a una via pedonale turistica (il corso turistico o “budello”)? 
In generale dove c’è, un cartello di area pedonale lì possono transitare anche le biciclette. Per vietarne l’accesso è necessario un provvedimento specifico del comune che, ad esempio, emette un’ordinanza e installa una segnaletica che indica biciclette a mano.
È altrettanto evidente che quando l’area pedonale è piena di persone o molto stretta, chi è in bicicletta generalmente scende o evita di passare in quel punto. Lo dico perché vorrei sfatare il mito del ciclista arrogante che vuole passare ovunque: c’è molto più buon senso di quanto non si creda.
2 – E’ possibile accedere a una via a senso unico in contromano che non abbia specifici cartelli di divieti?
Dove c’è un divieto di accesso, questo vale per tutti, biciclette comprese. Chi lo fa si assume le responsabilità del caso che può significare essere chiamati in causa per pagare i danni da eventuale incidente, ad esempio.
Tuttavia è possibile transitare in controsenso laddove il comune abbia predisposto specifici provvedimenti e apposto la segnaletica adeguata (es. classico il cartello sotto il segnale di divieto di accesso con la scritta “eccetto biciclette”)
3 – E’ possibile accedere a una via a senso unico in contromano con una specifica segnaletica di divieto?
Non esiste una specifica segnaletica di divieto: esiste il divieto di accesso e questo vale per tutti i mezzi di trasporto, compresa la bicicletta (leggi sopra). Potremmo aprire un dibattito sul fatto che il codice della strada a volte paragona la bicicletta a un mezzo di trasporto altre all’utenza vulnerabile, es. il pedone, e come tale potrebbe adottare il comportamento del pedone e quindi anche andare in una strada controsenso. Ma qui si apre un ampio dibattito che attiene alle modifiche del codice della strada.
4 – E’ possibile utilizzare i marciapiedi?
No, a meno che non sia segnalato come spazio condiviso con i pedoni (ciclopedonale). E poi c’è sempre il tema di cui sopra. Se c’è la necessità di percorrere un marciapiedi con la bicicletta, questa deve essere portata a mano (spinta).
5 – Quali sono le dotazioni e sistemi da utilizzare durante l’uso della bicicletta (sostitutivo di frecce direzionali, luci di stop e clacson)?
La dotazione minima per la sicurezza sono il campanello sempre, le luci anteriori e posteriori accese mezz’ora prima del tramonto (quando comincia a imbrunire è più semplice), qualcosa di rifrangente sulle ruote, utile nell’attraversamento (ora molti pneumatici hanno una ‘bandina’ rifrangente).
Per la visibilità nelle ore più buie è consigliabile indossare qualcosa di chiaro meglio ancora il gilet rifrangente. Per questo c’è un obbligo sulle strade extraurbane sempre mezz’ora prima del tramonto.
6 – Ove vi fosse una pista ciclabile realizzata per evitare zone d’intenso traffico o in generale pericolose (anche parallele a strade principali) è obbligatorio l’utilizzo di tali piste?
Il Codice della Strada dice che laddove esiste un percorso dedicato alle biciclette, l’utilizzo è obbligatorio. Il Codice della Strada però non tiene presente, ad esempio, che i percorsi s’interrompono spesso nel nulla o ti obbligano a tortuosi attraversamenti perché non sono lineari. E questi sono tra i motivi per cui spesso non vengono utilizzati.
7 – E’ obbligatorio fermarsi allo stop, dare precedenza ai pedoni, fermarsi in prossimità dei passaggi pedonali contestualmente all’utilizzo, dare precedenza in generale e all’interno di rotonde?
Il comportamento è uguale a quello dell’automobilista e viceversa: se ad esempio il ciclista è in una rotonda dove ha diritto di precedenza l’auto deve aspettare il passaggio della bicicletta.
8 – Qual è il numero massimo dei ciclisti formante un gruppo dopo il quale si deve essere preceduti e seguiti da autoveicoli o motoveicoli di servizio?
Quello che chiede immagino si faccia riferimento ai gruppi sportivi durante le gare. Non mi risulta ci siano obblighi di accompagnare gruppi di altro genere. E’ evidente che in caso di manifestazione molto partecipata (diciamo oltre le 100 persone) che debba transitare in luoghi particolarmente trafficati è utile il coinvolgimento delle forze dell’ordine.
Per completezza ricordiamo che la FIAB Onlus-Federazione Italiana Amici della Bicicletta è stata fondata nel 1988, attualmente è la più forte realtà associativa dei ciclisti italiani non sportivi.
Con circa ventimila soci suddivisi in 150 associazioni sparse su tutto il territorio italiano, FIAB è prima di tutto un’organizzazione ambientalista che, come riporta il suo Statuto, promuove la diffusione della bicicletta quale mezzo di trasporto ecologico in un quadro di riqualificazione dell’ambiente, urbano ed extraurbano.
Forte della presenza tra i suoi soci di numerosi esperti in campo sanitario, giuridico, urbanistico, ingegneristico e paesaggistico, FIAB è diventata, negli anni, il principale interlocutore di numerosi enti locali sull’importante tema della mobilità sostenibile.
FIAB è stata riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente quale associazione di protezione ambientale (art. 13 Legge n. 349/86) e inserita dal Ministero dei Lavori Pubblici tra gli enti e associazioni di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale.
Tra le numerose iniziative, FIAB organizza ogni anno Bimbimbici, manifestazione nazionale dedicata a bambini e ragazzi e Bicistaffetta, per promuovere il cicloturismo quale volano economico del nostro Paese.
FIAB aderisce a E.C.F.-Federazione Europea dei Ciclisti. Presidente di FIAB è Giulietta Pagliaccio. Per ulteriori info: www.fiab-onlus.it
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Intervista di Riccardo Reina www.personalreporter.it
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